Il progetto si articola in moduli ripetibili della durata di 4 settimane ciascuno. Ogni mese, da aprile 2024 a dicembre 2025, piccoli gruppi di 15 partecipanti per ciascun modulo hanno la possibilità di esplorare il museo con l’obiettivo di individuare uno tra i reperti esposti in collezione e provare a raccontarlo sotto una lente diversa, non scientifica e archeologicamente attendibile, ma intima e personale.
Ogni settimana sono previsti 2 incontri pomeridiani della durata di 3h ciascuno, per un totale di 8 appuntamenti e 24 h di percorso complessivi a modulo.
Negli incontri della prima settimana, durante il primo appuntamento, il gruppo esplora il museo con l’obiettivo di attivare delle riflessioni condivise su argomenti quali: l’attraversamento, la soglia, la trasformazione, il cambio di prospettiva. Nel secondo appuntamento, il Visionary Space, è previsto un talk tematico (Visionary Pill). Agli speakers (youtuber, influencer, startupper, artisti, podcaster e scrittori, selezionati sulla base delle competenze e del percorso lavorativo di ciascuno), verrà affidato il compito di raccontarsi attraverso un reperto archeologico. L’obiettivo è quello di invitare i partecipanti a riflettere sull’importanza della cultura materiale e su come questa possa riconnetterci al passato, anche il più lontano, anche attraverso una “mediazione” intima e personale.
Alla Visionary Pill seguirà il Visionary Time: uno spazio e un tempo per un dibattito tra i partecipanti all’interno di tavoli moderati dai volontari di Visionary Movement. I moderatori Visionary hanno il compito di agevolare un dialogo costruttivo e partecipativo, gestire le varie personalità presenti ai tavoli, sollecitando la discussione e il confronto tra i partecipanti al termine del talk.
I due appuntamenti previsti nella seconda settimana permettono di prendere ancora più confidenza non solo con gli spazi del museo e con la collezione ma anche con i professionisti che in esso operano. Il gruppo ha sia la possibilità di incontrare e interagire con gli egittologi per approfondire la storia del museo e fare un focus sui reperti esposti nelle sale, sia esplorare autonomamente le diverse aree espositive alla ricerca di un reperto in grado di solleticare le proprie corde emotive e/o percettive in vista dell’elaborazione del proprio progetto.
I due appuntamenti della terza settimana sono dedicati alla messa a fuoco del proprio progetto. Un esperto in linguaggi cinematografici accompagna e sostiene i partecipanti nella realizzazione del proprio elaborato attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni di gruppo. Avendo già “scelto” il proprio reperto, ciascun partecipante può farsi un’idea di cosa raccontare e attraverso quale mezzo. L’invito è quello di attingere alle proprie abilità, passioni, conoscenze e competenze pregresse, mettendosi in gioco per utilizzare il reperto scelto per raccontarsi. Infatti, le modalità espressive, scelte liberamente dai partecipanti, possono spaziare dai testi scritti (poesia e prosa) ai fumetti, dai cortometraggi a performance di danza o ginnastica.
La quarta settimana è suddivisa in un primo incontro durante il quale ciascun partecipante potrà presentate informalmente il proprio lavoro ai propri compagni di viaggio. Ciascun prodotto è oggetto di confronto con l’intero gruppo e con l’esperto con l’intento di fornire a ciascuno ulteriori eventuali suggerimenti, stimoli o anche solo consigli di natura tecnica per perfezionarne la realizzazione. L’ultimo appuntamento dell’intero percorso, quello di presentazione dei propri elaborati, è pensato per sottolineare il clima informale e la dimensione familiare che caratterizza l’intero progetto.
Al termine della giornata, verrà donata la Membership card Under 26 del Museo Egizio, grazie alla quale è possibile accedere gratuitamente al museo per un anno, ricevere mensilmente una newsletter con contenuti speciali, prendere parte ad eventi “a porte chiuse” e usufruire di sconti riservati sugli acquisti del Museumshop.