Dal papiro magico di Butehamon ai sigilli fai-da-te: la magia antica incontra la superstizione moderna, con un tocco di ironia.
Le visioni
Entra nelle “Visioni” dei giovani partecipanti al progetto, pronte a offrirti uno sguardo inedito su alcuni dei reperti custoditi al Museo Egizio.
Esplora con i loro occhi le sale del Museo: storie e suggestioni contemporanee si intrecciano con un passato millenario.
Scopri i reperti in collezione che hanno ispirato i loro racconti personali.
Visione di:
Beatrice Nucci
Dal papiro magico di Butehamon ai sigilli fai-da-te: la magia antica incontra la superstizione moderna, con un tocco di ironia.
Visione di:
Nicolò Depretis
Nel silenzio che segue la fine, la musica resta. Come pietra scolpita o preghiera sussurrata, attraversa il tempo, unisce tombe e canti, dolore e luce. L’eternità non conosce confini tra vita e morte, tra un sarcofago che custodisce e un salmo che resiste. Un canto si leva ancora, come voce che sfida l’oblio.
Visione di:
Matteo Pisu
Sopra una cassetta per Ushabti è disegnata una tavola di offerte quando all’improvviso il dio Thot scopre che il sacro Ibis è diventato un pollo della spazzatura: inizia un viaggio divertente e multiculturale tra simboli, stereotipi e identità smarrite.
Visione di:
Masha Tabatabaei Mehrizi
“Il Faravahar, portatore della luce eterna di Ahura Mazda, fluttua nel cielo sconfinato di Nut — dove la creazione incontra la compassione e la saggezza divina riposa sotto le stelle, in attesa della nascita di un nuovo mondo oltre il tempo.” “The Faravahar, carrying the eternal light of Ahura Mazda, floats within the boundless sky of Nut — where creation meets compassion, and divine wisdom sleeps beneath the stars, awaiting the birth of a new world beyond time.”
Visione di:
Lorenzo Lupi
Attraverso video e parole, che parlano al nostro tempo, ti verrà svelato l’antico codice della buona condotta. Sei pronto a scoprire se il tuo cuore è leggero e puro come una piuma?
Visione di:
Jess Manassero
Come la reticella funeraria, con i quattro Figli di Horus, aveva il compito di proteggere il defunto Ognuno di noi ha un delicato oggetto che ci protegge in questo mondo.
Visione di:
Giulia Villari
Antiche macchie riaffiorano: dal regno dei morti giunge un insegnamento per i vivi.
Visione di:
Davide Sabetta
Stabilità, permanenza ed equilibrio sono principi scolpiti nella natura stessa, dai tronchi degli alberi alle colonne di templi antichi. Questo amuleto non é che un riflesso di questi concetti.
Visione di:
Beatrice Polo
Il mito del Cielo e della Terra nell’Antico Egitto Le figure incise sul sarcofago di Butehamon corrispondono a Nut e Geb, due fratelli e amanti ancestrali: il maschile e il femminile, la terra e il cielo: tutto è doppio e imprescindibile…
Visione di:
Elena Talachini
Splendore del Nilo
La vostra bellezza è talmente Luminosa
Da fare impallidere la volta Celeste
Ed ogni Stella
La vostra bellezza è talmente Radiosa
Che al suo confronto
Il sole scompare
La vostra bellezza è talmente Magnifica
Che al suo confronto
Le altre regine sembrano solo delle umili Ancelle
Visione di:
Viola Munaretto
In una notte di sconforto, una ragazza ricorda che verrà sempre una nuova alba.
Visione di:
Miriam Greco
Butehamon: scriba come suo padre e suo figlio. La trasmissione della scrittura a livello prescolare è ancora oggi affidata alle famiglie, ma a volte la ruota si inverte e sono i figli ad alfabetizzare i genitori. In ogni caso si tratta di un gesto di cura, un gesto d’amore.
Visione di:
Marco Torra
Un lussuoso amuleto a forma di scarabeo viene conteso all’asta tra grida di stupore e offerte sempre più alte—fino a quando una bambina rompe l’incantesimo con una semplice frase: “Ma è un insetto, che schifo.” In un attimo, il sacro diventa banale, il prezioso si fa ripugnante, e il valore si dissolve nel nulla.
Visione di:
Laura Redavide
In un mondo dove sembra più facile dar fuoco al passato , spesso non ci si rende conto di quanto possa essere potente dare una seconda vita a ciò che pensiamo sia finito.
Visione di:
Joelle Lupi
Un video commovente che racconta la tragedia del treno in Grecia del febbraio 2023, in cui oltre 50 vite sono state spezzate, molte delle quali di giovani studenti che stavano tornando dal Carnevale di Patra. Attraverso scene di vita quotidiana in stazione si riflette sul dolore e l’impatto di una tragedia che ha segnato il paese.
Visione di:
Ilaria Colavero
Quando ci si sente intrappolati in un labirinto di scale, a volte basta uno spiraglio di luce per uscirne fuori, librandosi in aria come una farfalla.
Visione di:
Erica Prochilo
A volte ci si sente intrappolati in una routine che non ci appartiene più, per uscirne e ritrovare un nuovo equilibrio, può essere necessario perdere la propria stabilità… anche se ogni tanto capita involontariamente.
Visione di:
Erica Garbi
Prendersi cura di qualcuno avviene in tanti modi diversi: dettagli impercettibili, azioni quotidiane o una tazzina di caffè.
Visione di:
Edoardo Massetani
In un mondo che sembra diviso da contraddizioni insanabili, gli antichi Egizi ci ricordano come creazione e distruzione siano due facce della stessa luna.
Visione di:
Chiara Losito
Come l’arte figurativa dei sarcofagi accompagna i defunti nell’aldilà, verso il divino e il suo giudizio, similmente il canto gregoriano rappresenta un mezzo di elevazione spirituale per chi canta e per chi ascolta.
Visione di:
Alessia Catanzaro
Siamo la principessa Ahmose, dall’altra parte del vetro, e ascoltiamo cosa dicono e pensano realmente di noi le persone.
Visione di:
Alex Grande
La protezione e difesa.
Visione di:
Beatrice Guidi
Un ciclo di luce che svela la sua bellezza prima di ritirarsi nell’ombra.
Visione di:
Cristina Togliatti
E se, col calare del Sole e la sua rinascita, fosse possibile rifare tutto da capo?
Visione di:
Caterina Jervasi
La vita è una corsa contro il tempo. Allora giochiamo questa partita. Parole che si accavallano nella nostra mente pensando all’ignoto, al “dopo”. Sentiamo il battito nelle nostre orecchie accelerare e rallentare mentre cerchiamo di regolarlo con il nostro respiro. C’é chi prega, chi si rivolge agli antenati. E chi stringe un amuleto. Per affrontare il così temuto giudizio a “cuor (più) leggero”.
Visione di:
Giorgia Torta
Le mani di diverse generazioni si prendono cura dei corredi di famiglia, intrecciando passato e presente.
Visione di:
Marta Aggio
Risveglia i tuoi sensi ora – non serve un aldilà per tornare a sentire davvero.
Visione di:
Marta Zarro
“E se avrai fame chiederò alle stelle olive mature, e pianterò i loro semi tra le mie dita, che mettano radici, finché non diventerò terra, qualcosa di vivo che ti possa nutrire (o tutto ciò che avrebbe potuto dirmi mio nonno quando portava l’olio a casa, frutto dei raccolti di ottobre)”
Visione di:
Serena Ponzone
Attraverso la dea Iside – archetipo di donna – scopriamo il dolore come risorsa e strumento di conquista, affinché ogni sorella possa rinascere dalle proprie sofferenze, per farsi spazio nel mondo.
Visione di:
Valentina Purisol
Il lutto è un viaggio come lo è il percorso verso l’aldilà.
Visione di:
Nicla Nocca
Diverse forme di arte per mostrare il proprio sguardo.
Visione di:
Marta Aggio
Visione di:
Alessia Di Franco
La rappresentazione della femminilità, nei suoi molteplici aspetti, è da sempre stata ricondotta a modelli specifici e a convenzioni sociali che ci stanno troppo strette. Tabakenkhonsu viaggia tra le epoche storiche e dà voce a tutte le donne del mondo.
Visione di:
Davide Vigna
Pensieri sul presunto manico di ventaglio.
Visione di:
Ermelinda Giacchi
Ho chiesto a mio padre di insegnarmi una ricetta con un vocale su WhatsApp e quello che nasce è più di un piatto: è un momento di condivisione che rimane nel tempo. Tra messaggi e tradizione, racconto come i legami familiari resistono e si tramandano, anche a distanza.
Visione di:
Letizia Picciaia
Proprio come l’artigiano scolpisce la tavoletta con estrema cura, anche noi inseguiamo la perfezione. Ma quella ricerca si può trasformare in una trappola silenziosa dove l’ambizione si mescola alla paura e all’autosabotaggio.
Visione di:
Lucia Restagno
Il viaggio degli antichi Egizi alla ricerca del proprio valore, raccontato dal cuore dei contemporanei, allo scoccare della mezza.
Visione di:
Mattia Baroero
Hai mai pensato quali siano i valori che contano davvero per te e a come li stai coltivando? Come le stele nell’antico Egitto celebravano ciò che i defunti avevano costruito, anche noi un giorno ci guarderemo indietro: saremo soddisfatti di ciò che abbiamo fatto o rimpiangeremo ciò che abbiamo trascurato?
Visione di:
Simona Pitarresi
Nell’antico Egitto, il dio Horus offriva fiori di loto ai suoi genitori come gesto di devozione. Allo stesso modo, in occasione di alcune festività, alcune persone si impegnano a offrire dei doni ai propri cari. Ma ci siamo mai chiesti perché è così importante fare dei regali? È davvero l’unico modo per esprimere gratitudine verso le persone che amiamo?
Visione di:
Tomas Velardes
Il sarcofago come rappresentazione della vita e di protezione.
Visione di:
Stefano Ferrari
Lo scorrere del tempo crea cose meravigliose, anche se destinate a spegnersi.
Visione di:
Simone Marseglia
L’importanza di avere un’unità fissa come unità di misura, espressa con ironia.
Visione di:
Mohamed Elfar
Visione di:
Marianna Bertolini
Uno dei lavori più sottovalutati.
Visione di:
Asia Morosinotto
Tutti noi cerchiamo un filo rosso che ci rcoduca a delle risposte, a una verità. E se questo posto fosse a sud di ik? Una metafora di un non luogo, dove tutto può essere. E la nostra storia si fonde insieme per cristallizzarsi in un nuovo fossile, tesoro del futuro.
Visione di:
Arianna Martini
Visione di:
Brandon Messa
Visione di:
Chiara Moretto
Questa piccola scultura permette al funzionario defunto di tenere per sempre la sua famiglia con sé. Che cosa succederebbe se ci tuffassimo nei ricordi di una famiglia? Che cosa ci si porta per sempre, anche oltre?
Visione di:
Alice Cairns
L’Antico Egitto e il mondo moderno sono uniti insieme da un filo di spago… con il quale si possono creare nuovi oggetti unici. Come potrà un semplice scarabeo ispirarci a riciclare e riutilizzare gli oggetti che possediamo?
Visione di:
Lorenzo Riggio
Esiste davvero qualcosa dopo la morte? E se esistesse sarebbe un punto di arrivo (come alla fine di una linea) o un nuovo inizio (come in un ciclo)? Chi avrà ragione? Potrà dirlo solo il tempo.
Visione di:
Paola Falcomer
Una frase quotidiana collega la storia di Horhernakht e una famiglia moderna dimostrando che l’essenza della Storia non risiede solo nelle grandi imprese ma anche nei piccoli gesti di amore che uniscono l’umanità attraverso emozioni universali.
Visione di:
Ilaria Venezia
I miei occhi osservano con stupore questi simboli, oggetti, storie e sentimenti. Da quando sono piccola ho imparato a riporci i miei desideri, quelli più preziosi, e ad aspettare.
Visione di:
Ilaria Rovero
Sul reperto che ho scelto si intravedono delle crepe che mi hanno fatto pensare al Kintsugi, l’arte giappopnese di “riparare con l’oro” oggetti rotti trasformandoli in opere d’arte. Il Kintsugi abbraccia il danno, evidenziando quanto sia importante non vergognarsi delle proprie cicatrici. Anche nei momenti più difficili, la luce può tornare a splendere, e solo facendo leva sul nostro passato possiamo imparare a superare le sfide della vita.
Visione di:
Camilla Ranieri
Gli antichi egizi credevano che, dopo la morte, si sarebbero trasformati in stelle. E tu, cosa vorresti diventare?
Visione di:
Alessandra Innocenti
Una breve narrazione poetica di come la magia s’intrecci con la realtà in forme sempre diverse, sull’onda della potenzialità creativa dell’essere umano.
Visione di:
Giulia Licari
C’è chi si fa raffigurare su una stele con familiari e amici, chi rimane ancorato al passato e non riesce ad andare avanti, chi si aggrappa alla tecnologia per far rivivere i ricordi.
Visione di:
Alessandra Ferrari
Dopo un lungo viaggio, gli amanti e il loro fidato felino possono finalmente raggiungere le stelle. E il cielo è pronto ad accoglierli.
Visione di:
Alessandra Conte
Questo è un viaggio ricco di simbolismi attraverso il quale si vuole mettere in mostra, in modo esplicito, lo spettro di emozioni più profonde e contorte che si possono provare durante un momento molto importante della vita: la Morte! Criticandone la sua depersonalizzazione, l’ipocrisia e l’egocentrismo umano.
Il video contiene immagini forti.
Visione di:
Antonios Massanova
Come vive e cosa pensa un ippopotamo sulle sponde del Nilo?
Visione di:
Francesca Tesio
I rituali propiziatori o per esorcizzare le paure caratterizzano da sempre il genere umano. Anche la danza nel corso dei secoli, insieme a statuette ed amuleti, è stata utilizzata per questo scopo.
Visione di:
Susanna Morbelli
La storia del conflitto di due divinità, Horus e Seth, racchiude ancora importanti riflessioni che ognuno di noi può compiere. Perciò, seduti comodi sulla nostra poltrona, iniziamo questo (breve) viaggio nel tempo.
Visione di:
Chiara Moretto
Questa piccola scultura permette al funzionario defunto di tenere per sempre la sua famiglia con se. Che cosa succederebbe se ci tuffassimo nei ricordi di una famiglia? Che cosa ci si porta per sempre, anche oltre?
Visione di:
Federica Mazza
Quando Emma, giovane archeologa appassionata di bambole sin dall’infanzia, risveglia accidentalmente una bambola di legno parlante di nome Cleo, scopre che anche i giocattoli possono custodire segreti millenari, risvegliando in lei la magia e le avventure della sua giovinezza.
Visione di:
Veronica Rosso Pognant
Lo scriba Horhernakht decide di portare con sé nella sua vita ultraterrena le persone più care, ponendoci di fronte a una questione: che cosa significa davvero la parola “famiglia”?
Visione di:
Annamaria Gaeta
Un viaggio all’interno dei sentimenti di una donna vittima di violenza, tra le sue ferite e la sua anima guarita.
Visione di:
Noemi Treccarichi
Una antichissima tavolozza dalla bizzarra forma di un pesce, grigio come la pietra di Lavagna, partendo dalle rigogliose sponde del Nilo, affronta un viaggio che la porta fino al Delta. Si tuffa nel Mar Mediterraneo per esplorarne i fondali, fino a giungere sulla riviera Ligure.
Visione di:
Sara Dudino
Un’anima senza identità è destinata a dissolversi dopo che le ultime persone che ricordavano il suo nome scompaiono. Nonostante questa fine inevitabile, qualche traccia della persona che era è rimasta in questo mondo…
Visione di:
Vittoria Majorana
Un gruppo di persone gioca a immaginare le parti mancanti del Telo di Gebelein, mescolando forme e pensieri in divenire.
Visione di:
Luca Soldano
Attraverso gli occhi di Iteti un racconto di perdita e ricordo di uno dei nostri sensi.
Visione di:
Lucia Galante
Una mummia viene portata lontana dai luoghi del suo riposo. Questo trauma la porta a riflettere sulla propria vita e dell’inaspettata somiglianza con i visitatori che la osservano ogni giorno.
Visione di:
Rosalia Farruggia
Anna, una giovane gatta, cammina per la sua città. Una serie casuale di eventi la conduce davanti ad una porta sulla quale vede riflessi paura, nostalgia ma anche nuove possibilità.
Visione di:
Fabiola Sguaizer
Qual è il filo conduttore tra una ragazza bloccata dalle sue paure, The Tyger di William Blake e Sekhmet, la dea leonessa dell’Antico Egitto? È un filo che sussurra che anche gli dèi sbagliano…
Visione di:
Sara Marenco
L’Universo Memoria è composto da tutte le memorie del passato, ma il Grande Vuoto lo sta mettendo in pericolo cancellando i ricordi. Bambina-ricordo dovrà trovare un modo per salvare se stessa e il suo paese.
Visione di:
Carola Nicola, Mara Angela Salis
La poesia è ambientata in un bosco dell’antico Egitto, dove un albero di melograno custodisce gelosamente un segreto per tutta la vita, ricordando con nostalgia la sua padrona. Ma non è detto che questo segreto rimarrà tale per sempre…
Visione di:
Alice Spinoglio
Visione di:
Martina Elia
Quando le parole si muovono nello spazio -parole di carta, parole di suono- qualcuno le trova, le accoglie, le legge, le decifra, le intrappola per farle sue, dar loro un significato prima che loro riescano a fuggire e tornare a danzare ancora.
Visione di:
Silvia D'agostino
Quando una donna morta, nel 1425 a.C si ritrova a combattere contro il soffitto di cristallo che la tiene imprigionata, proprio come ora, una giovane donna viva cerca di uscire dal proprio, per iniziare a respirare.
Visione di:
Isabella Francisco
Un oggetto di culto in legno dedicato alla dea Meretseger.
Visione di:
Giulia Belfiore
Dei tozzi di pane millenari, contenuti nella tomba di Kha, si svegliano nell’aldilà scoprendo di aver acquisito poteri paranormali: sono diventati mutaforma.
Visione di:
Chiara Bergetto
Una ragazza intenta nel suo allenamento facendo delle acrobazie si ritrova a cambiare era e, alla fine di esse, si ritrova confusa.
Visione di:
Sara Curci
Una ragazza si ritrova improvvisamente sigillata dentro di sé e la sua mente comincia a riempirla di pensieri sempre più soffocanti. Cosa sta accadendo?…
Visione di:
Miray Buyukkaray
Una giovane donna entra in un’impresa di pompe funebri e si dirige verso una bara affascinata/colpita dalla foto del defunto. Al suo interno trova con immenso stupore una ghirlanda di fiori e non appena la indossa si ritrova catapultata in un campo pieno di fiori, grano e segale.
Visione di:
Arianna Sciarrone
Mentre la parte volatile dell’anima migra diligentemente da un mondo all’altro, l’apparizione di un albero le concede per la prima volta di fermarsi.
Visione di:
Frankie Secco
Quando una persona soffre di ansia sociale non significa che non voglia comunicare con gli altri. Un pasto di 3000 anni fa l’aiuterà a trovare il suo modo di comunicare?
Visione di:
Eleonora Carta
Visione di:
Vittoria Caltabiano
Durante un periodo delicato della sua vita, una ragazza si rifugia al Museo Egizio per mettere a tacere, almeno per qualche minuto, i propri pensieri. Viene catturata dalla grottesca figura di Bes e da questo incontro nasce una piccola riflessione tra presente e passato.
Visione di:
Chiara Moricca
Alcuni sassetti blu, apparentemente irrilevanti, rappresentano per la storia una vera e propria rivoluzione che non dovremo dimenticare di celebrare anche in futuro.
Visione di:
Simone Bucca
Un giovane ragazzo si approccia al mondo degli adulti, ma è spaventato dalle sempre più presenti responsabilità. Un dialogo interiore innesca dei conflitti: dalla voglia di tornare ragazzo alla realizzazione di essere cresciuto.
Visione di:
Francesca Pandolfo
Ieri come ad oggi, l’archetipo femminile, si rispecchia in una natura selvaggia e antica, per sopravvivere ed evolversi in una nuova era.
Visione di:
Marco Francesco Talò
Quando la bellezza di un fiore di loto si incontra col movimento di un cobra che brama insieme all’occhio di un Dio che scruta in silenzio, ecco che nasce la danza.
Visione di:
Federica Greco
Qualcuno sta parlando: una voce comunica un messaggio. Chiunque si approcci a questa voce sperimenterà uno stato diverso da chiunque altro.
Visione di:
Fara Sorrentino
Una ragazza mostra che aspetto avrebbero le sue paure, se potesse figurarle in un oggetto, per provare a far riflettere gli altri sulle proprie e spingerli a dar loro una forma concreta.
Visione di:
Alessandra Castelvetere
Una ragazza fa un sogno, scrive una lettera al dio Khonsu e corre al museo per consegnargliela e ringraziarlo.
Visione di:
Elisa Braccia
Un viaggio nel concetto di bellezza partendo dal beauty-case di Merit e dal modo in cui la sua civiltà ha di concepire questa qualità astratta, fino alla nostra e attuale considerazione di essa.
Visione di:
Noemi Sara Llerena Ñahuincopa
Strumento di lavoro egiziani, Utilizzato come attività lavorativa. Ci sono molti tipi di lavoro nel mondo ma non lavoriamo quasi mai per noi stessi. Ricorda che essere felice non è un’opzione è una scelta. È già un lavoro che non è facile, ma sta a te lavorarci e farti stare bene.
Visione di:
Chiara Belmonte, Gaia Gunetti, Gianluigi Barbuto
La Dea Meretseger invita dei giovani visitatori del Museo Egizio a fare silenzio.
Visione di:
Monia Dodaro
Un’artista del passato incontra un’artista del presente e, attraverso secoli di storia, scoprono di non essere poi così diversi.
Visione di:
Flavio Belfiore
La storia degli Ostrakon, frammenti di terracotta che diventano campo di prova per artisti.
Visione di:
Clara Villani
Una ragazza si sveglia e inizia a pensare a quella passeggiata che aveva fatto in montagna in piena estate dove aveva visto delle foglie secche autunnali che riempivano il sentiero, queste le avevano fatto impressione perché era assurdo che durante la calda estate ci fossero delle foglie autunnali. La riflessione sull’eco ansia parte dalle foglie sotto al letto di Merit che le suscitano riflessioni e pensieri.
Visione di:
Nigidi
Young girl with colorful veil narrates trough poetry the beauty of a growing lotus. Giovane ragazza con velo colorato racconta la bellezza della crescita di un fiore di loto tramite una poesia.
Visione di:
Martina Rotlando
Ideogrammi e geroglifici, Oriente o Occidente a confronto; lievi tratti di pennello e di scalpello raccontano storie legate all’offerta. Penso di aver trovato una connessione.
Visione di:
Vanessa Rotlando
Dei frammenti di pigmento egiziani usati come sassolini da lanciare e/o dei gessetti per disegnarci qualcosa per terra. A che scopo? Per giocare. La protagonista ci svela qual è il segreto di ogni gioco passato, presente e futuro: la fantasia e tanto divertimento.
Visione di:
Erika Visconti
Pavlova, piccola testa di vaso dalle grandi ambizioni, si avventura nel Museo Egizio alla ricerca di ispirazioni e segreti per raggiungere e realizzare il suo più grande sogno: DIVENTARE SOVRANA ASSOLUTA DEL MONDO.
Durante la sua missione, si imbatte, così, nei vasi canopi, custodi di un importante segreto. Quale sarà il segreto per la vita eterna e per un regno longevo?
Visione di:
Chiara Poet
Una giovane ragazza che soffre di insonnia di fronte ad un letto con più di 3000 anni di storia, si interroga se anche nell’Antico Egitto avessero paura di addormentarsi.
Visione di:
Dexter Chiurazzi
Giocare. Sì, giocare. Ma a che scopo? Quale è la posta, l’obiettivo? Cosa si vince esattamente? E se in palio ci fosse il futuro, la definizione del sé? Una riflessione lucida e ironica che riattualizza il misterioso significato di un antichissimo gioco da tavola…
Visione di:
Anna Messina
Protegge i suoi cuccioli, prima ancora che vengano al mondo. Lo fa con il piglio e la possenza di una dea, mostrandosi in tutta la sua minacciosità, tenendo lontani i pericoli.I bambini sono da sempre creature inermi e fragili, facili prede, facili vittime. Avremmo forse bisogno anche oggi di Tauret “La grande”?
Visione di:
Silvia Giannone Codiglione
Una piccola stele. Due paia di orecchie con i lobi forati. Un defunto invoca insistentemente la generosità di una dea serpente. L’ascolto di tutte le preghiere diventa assordante… Ma anche gli dei, sovrastati dalle richieste di aiuto dei fedeli, a volte, si ribellano.
Visione di:
Luigi Fratta Pasini
Un invito a esplorare le sale del Museo con lo sguardo di un bambino curioso. Lasciarsi sorprendere da oggetti dalle funzioni a noi ignote, osservarne forme e colori… ipotizzarne l’uso. Conquistare nuove risposte e non solo trovare conferme su ciò che si conosce già. Assaporando il piacere della scoperta.
Visione di:
Davide Bottero
Lo scultore, lo scriba dei contorni, il padre è morto. C’è chi, dall’alto, attende pazientemente che i rituali si concludano; che il dolore che strappa i capelli e fa cedere le gambe faccia il suo corso. Un unico imperativo: non dimenticare! Perché la memoria è l’ingrediente segreto per l’eternità.
Visione di:
Maria Del Carmen Escobar Quinte
I suoni galleggiano nell’aria e danno forma allo spazio e alle sensazioni. Una passeggiata sonora e visiva attraverso ambienti che ci trasportano in atmosfere senza tempo, tanto antiche quanto contemporanee. Poi qualcuno o qualcosa invoca il silenzio e, improvvisamente, tutto si ferma.
Visione di:
Ilaria Garofano
Un viaggio lungo 3000 anni attraverso la rappresentazione del corpo femminile nella storia dell’arte. Da un disegno egizio, passando per Tiziano, Picasso ed Helmut Newton.
Visione di:
Matteo Cinquetti
In una afosa giornata di maggio, l’incontro con un antichissimo reperto riaccende un ricordo d’infanzia ormai sepolto. La storia di una profonda passione che continua ad ardere ancora.
Visione di:
Francesco Prestianni
Due occhi intensi, profondi. Uno sguardo fisso sui secoli attira l’attenzione. Cosa affascina e seduce? Forse quello sguardo rimanda alla memoria altri scenari, allargando il campo delle interpretazioni e delle sensazioni che si possono provare in un museo.
Visione di:
Delia Bertolino
Due bracciali antichissimi attraversano i secoli fino ai giorni nostri. Una ragazza, osservandoli, torna bambina. Emerge un ricordo delicato e personale inerente le sue odierne passioni.
Visione di:
Nicola Narducci
Frammenti di un papiro, intitolato Il lascito di Seshen, raccontano il seguito dei Canti del boschetto. Un sequel immaginario che ci permette di conoscere meglio la storia di Seshen, proprietaria del giardino dove sono ambientate le liriche originali conservate al Museo.
Finanziato da:
info@giovanivisionialmuseo.museoegizio.it
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